Entro il 14 settembre 2018 tutte le aziende certificate con la precedente ISO-TS 16949 dovranno aver completato la transizione alla IATF 16949:2016, il che comporta per forza di ragioni, l’adeguamento del proprio sistema qualità alla ISO 9001:2015.
Vediamo brevemente cosa ha portato la nuova norma nel mondo ICT e scopri come QualiWare ti permette la gestione dei punti presenti all’interno della stessa.
Si parla innnanzitutto di un numero maggiore di requisiti che richiedono informazioni documentate (i.d.);
I requisiti sono più specifici rispetto alla ISO 9001:2015 e si soffermano maggiormente sulla loro gestione.
Si parla di un nuovo tipo di colloquio: il “colloquio informatico“.
Oltre al colloquio scritto e verbale, fornitore e cliente devono comunicare anche secondo una nuova modalità (quella informatica), che implicitamente comporta l’integrazione di strumenti come QualiWare, che permettono la digitalizzazione delle informazioni che girano all’interno del sistema qualità.
Le i.d. devono tramite un sistema di controllo, essere sempre disponibili (quando e dove necessario) e sempre idonee all’utilizzo.
Devono inoltre essere protette dalla perdita di riservatezza e bisogna evitarne l’utilizzo improprio. [pto 7.5.3.1].
Si devono conservare le registrazioni durante tutto il periodo di tempo nel quale il prodotto rimane attivo. [pto 7.5.3.2].
L’organizzazione è dovuta a comunicare le informazioni necessarie (inclusi i dati) nel linguaggio informatico e nel formato richiesto dal cliente.
In QualiWare ad esempio è presente il portale cliente fornitori, oltre ovviamente alla esistente possibilità di importazione ed esportazione verso l’esterno di informazioni in vari tipi di formato. [pto 8.2.1.1].
Per quanto riguarda i processi, in merito al process owner, riconosciuto come responsabile della gestione di quest’ultimi (quelli riguardanti ovviamente la propria organizzazione), si dice che chi copre questo ruolo all’interno dell’azienda, deve garantire la gestione dei processi e dei relativi output, nonchè essere competente nello svolgimento del suo ruolo. [pto 5.1.1.3].
Nella norma si dice anche che la persona che è stata opportunamente incaricata, deve essere informata dei prodotti e processi non conformi ai requisiti e, deve saper recapitare a chi di competenza le dovute informazioni necessarie ed inviare i dovuti alert per poter poi proseguire con le dovute azioni correttive.
Deve quindi essere garantito all’interno dell’organizzazione un concetto di divulgazione delle informazioni che richiede la possibilità di poter e dover notificare informazioni, eventi, criticità, al responsabile indicato. [pto 5.3.2].
L’organizzazione deve inoltre conservare le i.d. come evidenza dei risultati dell’ Analisi di Rischio, includendo la cosiddetta “lesson learned”, ovvero dare evidenza dei risultati dell’ Analisi del Rischio, dei richiami prodotto avuti, degli audit, delle riparazioni, dei reclami, degli scarti. [pto 6.1.2.1].
Per fare ciò, si possono utilizzare ad esempio l’FMEA o altre tipologie di documenttazione.
Tra i punti della norma ce n’è uno che riguarda la competenza: in tale punto si dice che l’organizzazione deve predisporre e mantenere processi documentati per individuare le esigenze di addestramento, nonchè avere la consapevolezza ed il raggiungimento di competenze da parte del proprio personale. [pto 7.2.1].
Presa coscienza dei punti riportati nella norma, nasce comunque una domanda: Come faccio a registrare le i.d. richieste dalla IATF 16949 e concentrarle in un unico posto?
Con QualiWare abbiamo dato risposta a questo col package IATF 16949 supportato dalla possibilità di integrare ad esso tutti i vari moduli già presenti nel sistema per la Iso 9001:2015.
Guarda il video qui sotto o richiedi informazioni a commerciale@qualiware.it